Tutte le banche propongono ai propri clienti diverse offerte per il mutuo prima casa. Si tratta di un finanziamento che si chiede quando si sta per acquistare la prima casa, o anche nel caso in cui la si voglia ristrutturare o si desideri spostare il prestito già richiesto su altra banca. Trovare la proposta giusta, quella che permetta di spendere meno o che offra qualche genere di servizio aggiuntivo utile e interessante, non è facile quanto sembra.
Le caratteristiche da valutare: tasso di interesse e ammortamento
Le due principali caratteristiche da valutare sono: il tasso di interesse offerto e la durata del piano ammortamento del mutuo. Quest’ultima influisce anche sul tasso di interesse, in maniera più o meno importante a seconda dei casi. Un prestito ingente, che supera i 50.000 euro, può avere un piano di ammortamento che dura anche oltre 20 anni; questo consente di alleggerire significativamente la rate da saldare ogni mese, con la possibilità quindi di richiedere un prestito più elevato. I tassi di interesse applicati dipendono anche dalle offerte della singola banca e dalla tipologia di tasso, quindi se fisso o variabile. La valutazione su quale sia l’offerta più interessante dipende ovviamente dalla situazione del singolo soggetto; si deve ragionare sia sulla somma che si intende richiedere, sia sull’ammontare massimo della rata che risulta facilmente pagabile, considerando l’intero budget familiare. Chiaramente minore è il tasso di interesse e minore sarà anche il costo totale del mutuo; è però bene capire cosa si intende per tasso fisso o per tasso variabile.
TAN fisso o variabile e TAEG
Il TAN è il tasso di interesse applicato da una banca su un prestito, mutuo compreso. Se fisso l’interesse annuo da calcolare sul prestito rimane sempre lo stesso, e in genere così fanno anche le rate mensili; nel caso degli interessi variabili invece si hanno variazioni costanti, mensilmente o trimestralmente seguendo l’indice Euribor, che può cambiare anche in modo importante, soprattutto se si considerano periodi di ammortamento di durata elevata, superiore ai 5 anni. Il TAEG è invece il tasso annuo effettivo globale, che tiene conto degli interessi proposti dalla banca, ma anche di tutte le spese correlate al mutuo: dalle somme dovute per la riscossione delle rate fino a quelle che la banca richiede per attivare la pratica, che possono ammontare a varie centinaia di euro. Il TAEG, visto già sulla carta, permette di valutare in modo più preciso l’effettivo costo del mutuo, risulta quindi essere un indicatore più utile al cliente: minore è il TAEG e migliori sono le condizioni generali del mutuo.
Quanto si può ottenere
Per trovare il mutuo perfetto per le proprie esigenze, quello che permette di acquistare la nuova proprietà senza avere rate eccessive, si dovrebbe prima scegliere il luogo. In genere chi acquista casa prima cerca l’immobile, poi chiede alla banca se può accendere un mutuo; invertendo le due attività si ha una migliore comprensione di quanto si può ottenere in prestito, dell’ammontare delle rate mensili, delle varie opzioni disponibili. Si deve anche considerare il fatto che le banche preferiscono offrire ai propri clienti mutui che coprano solo l’80% del valore dell’immobile scelto, elemento molto importante da considerare.
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